L’incontro che abbiamo avuto martedì 29 agosto con il sindaco Virginio Merola non ha raggiunto l’obbiettivo.
Làbas ha bisogno di avere subito uno spazio per poter proseguire le proprie attività, di rimanere nel quartiere Santo Stefano e di mantenere la complessità progettuale che ci contraddistingue.
La proposta della Staveco che ci è stata fatta è una sfida ambiziosa e importante per questa città che siamo pronti a cogliere con la passione e l’energia che abbiamo dimostrato in questi cinque anni.
Tuttavia, è inaccettabile che Làbas debba attendere un anno per avere uno spazio, come se la nostra esperienza possa essere messa in congelatore per essere poi scongelata quando il Sindaco lo riterrà opportuno.
Se la Staveco irrompe nel dibattito pubblico come luogo di “rigenerazione urbana” che può ospitare esperienze non speculative, laboratori politici, sociali e culturali come Làbas è perché c’è chi ha lottato per anni, con le unghie e con i denti, affinchè si affermasse un modello diverso da quello a cui è abituata la politica e i palazzinari.
La stessa Staveco è stata oggetto negli ultimi anni di mirabolanti progetti, annunciati con brindisi e foto di famiglia, poi naufragati.
Sono cinquant’anni che la Staveco si trova in quelle condizioni.
Per questo motivo il minimo che possiamo esigere dopo anni di inutili discussioni con l’amministrazione sul futuro di Làbas è che nei prossimi giorni ci sia un impegno concreto, scritto e sottoscritto, che indichi tempi e modalità d’ingresso nello spazio.
La discussione in questo senso con l’amministrazione è aperta ed è solo all’inizio.
C’è un pezzo di città che è stanco di essere preso in giro, che si sente ferito da questa ingiustizia, e che quindi crede che Làbas debba avere subito una casa, anche temporanea, per poter continuare ad esistere.
Per fare questo abbiamo bisogno di tutta la forza che la campagna #RiapriAMOLàbas ha espresso in queste settimane.
Per questo motivo l’ Assemblea pubblica #RiapriAMOLàbas di ieri sera è stato un momento fondamentale per poter organizzarci a praticare questo obiettivo in vista della RiapriamoLàbas – Grande Manifestazione del 9 settembre.
Ci vogliono subalterni e pazienti, ci avranno agitati e creativi.