5.12 – Diritto alla città / città ribelli

Quinto incontro del ciclo di seminari FUTURO ANTERIORE: sei incontri per interrogarsi sul controllo dei corpi, il divenire dei conflitti e dei movimenti costituenti tra città ed Europa.

Giovedì 5 dicembre h18, Làbas occupato, via Orfeo 46.

La città è sin dalla sua nascita non solo il luogo ideale del rapporto tra produzione e sviluppo capitalistico, ma al tempo stesso rappresenta la possibilità per gli esseri umani di plasmare ciò che li circonda in base alle proprie necessità, attraverso l’incrocio tra relazioni sociali e rapporto con l’ambiente.

Parlare di diritto alla città significa dunque affrontare il conflitto tra desideri collettivi e accumulazione, in un processo in cui il potere decisionale sulle forme urbane assume un ruolo centrale. In tempi di crisi non è un caso che temi strettamente legati alla città si trasformino da resisistenze collettive legate al particolare, a conflittualità moltitudinaria legata più in generale ai modelli di sviluppo, come nel recente caso legato al parco Gezi di Istanbul.
Anche per questo abbiamo deciso di parlare di diritto alla città all’interno di uno spazio liberato, come ulteriore e significativo elemento per collocare il dibattito.

Introduce Giulio Lacamera (cs Tpo)
ne parliamo con Agostino Petrillo (docente del Politecnico di Milano)

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